00 26/10/2009 22:25
fonte: www.surfcasting.it
E' un anellide marino,filiforme, il cui corpo è composto da una collanana di segmenti circolari. È conosciuto anche con i nomi di verme di fango e di bigatella.
Ottime zone di raccolta sono quelle attorno alle foci del Po, ove la pianura padana forma ampie aree paludose e lagunari nel cui terreno fangoso e sabbioso le tremoline trovano condizioni ottimali per installarvi la propria dimora.
Le dimensioni sono piuttosto contenute, poiché raggiunge a malapena i 10-12 centimetri di lunghezza, mentre la colorazione è generalmente rosso mattone con sfumature bruno olivastre lungo la linea centrale del corpo.
E' un verme molto vivace che muove il corpo freneticamente soprattutto dopo che è stato innescato, riuscendo ad attirare facilmente l'attenzione dei pinnuti. Risulta un'ottima esca nei confronti dei cefali, dei latterini, delle passere pianuzze e più in generale per tutte le specie di labridi, ghiozzi e sparidi. Il suo innesco deve sempre partire dalla testa, che è la parte più solida, lasciando la fragile coda libera di contorcersi e fungere da richiamo.

Se non si ìmpíegano subito in pesca e devono essere conservate per i giorni successivi, le scatole contenenti le tremoline verranno avvolte in uno straccio bagnato e poste nella parte bassa di un frigorifero, quella meno fredda, oppure in un luogo fresco e umido (ad esempio in cantina) comunque a temperature non superiori ai 10 gradi. In questo modo è possibile mantenere in vita le nostre tremoline anche per più di una settimana.
Un valido espediente da attuare al momento di adoperarle consiste nel toglierle dal loro fango e metterle in una vaschetta di plastica contenente una manciata di sabbia o di segatura, così facendo non si perderà del tempo prezioso ogni volta a cercarle, per cui l'innesco e tutta l'azione di pesca risulterà velocizzata e più pulita.

fonte: www.surfcasting.it
[Modificato da cloud_89 31/08/2012 00:13]