sarago maggiore
Caratteristiche morfologiche:
corpo ovale compresso. Unica pinna dorsale con 11/12 raggi spinosi e 12/15 molli. Anale con
tre spine e ventrale con una. Pettorali falciformi, Codale molto forcuta e col lobo superiore un po'
più lungo. Bocca caratterizzata da otto incisivi superiormente e otto inferiormente, quadrangolari,
più o meno verticali, taglienti e appiattiti davanti e posteriormente. Nella mascella agli incisivi
seguono tre file di molari arrotondati mentre nella mandibola essi sono spesso in due sole file e talvolta
due file da un lato e tre dall'atIro. Rassomiglia a quella del sarago pizzuto. La macchia nera
sul peduncolo codale non arriva mai alla parte inferiore. Le fasce verticali nerastre possono variare
tra sette e otto. Osservato sott'acqua dominano i colori argento e nero e gli esemplari molto
grossi sono più scuri dei giovani che hanno le macchie poco evidenti.
Vita e abitudini:
è costiero e vive sui fondi sabbiosi tra le poseidonie e scogliosi, nelle secche a coralline in vicinanza
delle dighe e dei moli foranei. È di abitudini piuttosto gregarie. Da giovane nuota in piccoli
gruppi e da adulto diviene solitario nelle sue peregrinazioni da roccia a roccia e da tana a tana.
Entra nelle lagune salmastre al principio dell'estate e vi si trattiene per tutto il periodo estivo fino al
mese di ottobre in cui ritorna al mare.
Nei mesi da aprile a giugno gli adulti depongono le uova che sono galleggianti e che si ritrovano
nel plancton per tutta l'estate. Stati larvali in superficie negli stessi mesi, da 9 a 10 mm in frotte
che sono abbastanza comuni lungo le coste e fra gli scogli fino a luglio e le forme giovanili fino
a 30 mm sono anche frequenti tra gli scogli costieri da giugno ad agosto
Sarago maggiore
Diplodus Sargus
by Antonio
Dove vive il sarago:
è diffuso lungo le coste del Mediterraneo e dell'Atlantico orientale. Vive in profondità variabili
da pochi decimetri ad oltre 50 m. Da adulto supera il kg. di peso e la taglia di 40 cm.
Si nutre di Molluschi (Chitonidi, Gasteropodi, Bivalvi), Crostacei (Copepodi, Isopodi, Cirripedi e
Decapodi), Echinodermi (Echinoidi, Oloturioidei) e anellidi (vermi di mare).
La pesca:
una pesca speciale con coffe galleggianti viene fatta per la sua cattura e quella delle orate.
Capita spesso anche nei tramagli. Vive in profondità variabili da pochi decimetri ad oltre 50 m.
Da adulto supera il kg. di peso e la taglia di 40 cm.
Da terra sono molto praticate le tecniche del: surfcasting, beach ledgering, rock fishing, inglese.
Il sarago lo si insidia un po' ovunque, in modo particolare nelle vicinanze dei bordi delle secche,
nei relitti, vicino ai manufatti e alle scogliere artificiali, e tra gli anfratti delle rocce spartite. Il
periodo migliore è la primavera, quando i branchi di saraghi risalgono le "cigliate" e si radunano
per espletare la fase riproduttiva. Dopo la primavera, il periodo più propizio si rivela a fine
estate o all'inizio dell'autunno. Il sarago maggiore comincia a grufolare dopo la calata del sole,
per continuare per tutta la notte fino all'alba, ma anche le ore più calde della giornata risultano
abbastanza fruttuose.
I travi consigliati per la pesca da terra sono: piombo scorrevole, long harm, pater noster, short
basso o rovesciato e trave all’inglese con galleggiante o pasturatore.
Terminali lunghi da 80 cm a 2 metri di lunghezza con diametro dallo 0,20 allo 0,35. Gli ami
nella misura e nel tipo; sono preferibili quelli ad artiglio d'aquila dal n. 4 al n. 1/0. La scelta a
nostra discrezione e dipende dalla grandezza dei pesci presenti in zona.
Le esche consigliate sono: arenicola, americano, bibi, bigattino, muriddu, verme di rimini,
cozze, cannolicchi, fasolari, gambero (anche vivo) granchietto (vivo), murici, calamaro e sardina.
Il sarago dispone di un
apparato boccale simile a
quello dell’orata. Possiede
infatti denti incisivi molto
robusti che lasciano spazio a
piccole placche molari e premolari
in grado di frantumare
cozze, altri piccoli bivalvi e
gasteropodi.
by antonio thesauron
ragazzi mentre davo un occhiata nella sez prede, mi viene in mente di postarere questo piccolo articolo creato da antonio un po di tempo fa, ve lo voglio riproporre cercando insieme a voi di scoprire quali posti che esche e in che condizioni di mare avete preso questo magnifico pesce, con l'intento di creare un database che puo tornarci utile ogni qual volta prima di scendere a mare, spero che cio susciti il vostro interesse