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il Bibi, caratteristiche e modalità d'innesco

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    00 21/10/2012 11:11
    Bibi (Sipunculus nudus)





    Caratteristiche

    Il bibi è un oloturoide dalla forma simile a un salsicciotto, la cuticola esterna è rigata sia orizzontalmente sia verticalmente e si presenta particolarmente rugoso al tatto. La sua colorazione è tendente al roseo per le pezzature più piccole fino al bruno per quelle più grandi, in entrambi i casi presentano un’iridescenza argentea. Le dimensioni variano a seconda della specie ma quelli principali presenti nel mediterraneo hanno lunghezza compresa tra 8 e 25 cm e un diametro da 1 a 3 cm. Generalmente troviamo in Italia il bibi veneziano che rispetta le misure prima citate, ma è presente in commercio il bibi d’importazione di dimensioni più piccole. Al suo interno contiene un liquido trasparente che è necessario per le sue funzioni vitali.
    Il suo corpo è costituito da un tronco e da una proboscide che termina con la bocca, la proboscide può essere estesa o retratta a seconda delle esigenze.



    Habitat

    Il bibi vive nei fondali sabbiosi ricchi di materiale organico in fase di decomposizione. Scava gallerie profonde anche 50 cm ma, a volte, si insinuano tra le rocce per catturare i microrganismi con cui si nutrono. In Italia sono diffusi nell’adriatico settentrionale, dove spesso capita di trovarne spiaggiati diversi esemplari ma sono presenti anche nel tirreno centrale anche se, in prevalenza, sono importati dai paesi dell’Asia orientale.

    Reperibilità in natura

    E particolarmente difficile trovare il bibi in natura tranne che per i casi in cui si trova spiaggiato.

    Reperibilità in commercio

    Nei negozi è parecchio diffuso e la confezione di vendita varia secondo la specie, nel caso di bibi veneziano la scatola contiene mediamente cinque pezzi invece quello d’importazione contiene fino a dodici pezzi. In entrambi i casi è mantenuto umido da una spugna sintetica imbevuta con acqua di mare.

    Conservazione

    Dopo averlo acquistato è opportuno tenerlo in frigorifero. In spiaggia bisogna bagnarlo con un poco d’acqua di mare soprattutto se usato di giorno con alte temperature. Alla fine della battuta di pesca bisogna controllare il bibi rimanente ed eliminare gli esemplari morti bagnano nuovamente la scatola. I pezzi che vengono eliminati possono essere conservati in congelatore in una scatola contenente un pizzico di sale per poi riutilizzarli in seguito.

    Stagionalità d’impiego

    Il bibi si presta a un impiego a 360*. E’, infatti, possibile utilizzarlo tutto l’anno e con qualunque condizione meteo marina, se di grosse dimensioni è utilizzato anche per il surf casting estremo.

    Specie ittiche interessate

    Il panorama è ampio, sono attratti dal bibi tutti i grufolatori ,Orata in modo particolare, ma anche il Sarago e la Mormora e spesso di grandi dimensioni. La Spigola apprezza un innesco ben presentato. Le tecniche in cui è principalmente usato sono il surf casting e la PAF ma anche dalla barca trova il suo utilizzo. Particolare rilievo è l’attrazione suscitata nelle prede dal liquido interno che ne conferisce una certa luminescenza.

    Innesco

    Esistono diversi modi di innescarlo. Iniziamo con il descrivere l’innesco del bibi vivo:
    E’ assolutamente necessario l’utilizzo dell’apposito ago da innesco che è specifico per il bibi ed è di due tipi: cavo o con anellino finale.
    Nel caso di ago cavo bisogna “infilzare” il bibi dalla parte posteriore facendo attenzione a far uscire l’ago dalla proboscide senza creare la perdita del prezioso liquido,



    fino ad attraversare il verme da parte a parte



    poi infiliamo la lenza nella cavità dell’ago fino a farla uscire dalla parte opposta



    ed, infine, si accompagna il bibi spingendolo dall’ago fino a farlo scorrere sulla lenza



    Sfiliamo la lenza dall’ago e accompagniamo il bibi sulla lenza fino all’amo, consigliato un beack del 4, e spingiamo l’esca fino ad introdurre la paletta o l’occhiello dell’amo all’intero entrando dallo stesso foro usato per l’ago.



    ecco come si presenterà l'innesco:



    E’ possibile utilizzare il sistema classico d’innesco come per gli altri vermi ma è più pericoloso perché aumentano le possibilità che il bibi scoppi perdendo il suo liquido. In ogni caso il bibi deve essere ammorbidito in acqua per trovarlo rilassato avendo la tendenza a indurirsi quando si sente minacciato.

    Nel caso di ago con anellino finale il procedimento è molto simile al precedente, infilziamo il bibi come prima



    ma la lenza stavolta dovrà essere introdotta nell’anellino sovrapponendo i due spezzoni,



    poi spingiamo il bibi come da procedura precedente.



    Cambierà la procedura ma otterremo lo stesso risultato.

    Se inneschiamo il bibi congelato utilizziamo gli stessi sistemi sopra descritti con una variante nel caso di utilizzo rovesciato. Il bibi congelato se di buone dimensioni può essere aperto longitudinalmente e innescato rovesciandolo cioè con la cuticola all’interno e la parte interiore rivolta all’esterno. In questo caso andrà legato con del filo elastico. L’uso di questo innesco si presta particolarmente nel surf casting alla ricerca della grossa preda.

    Autore: Fabio Spinoso


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    00 21/10/2012 14:24
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    tracina82
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    00 21/10/2012 15:40
    Bellissimo articolo.
    E' una delle mie esche preferite. Io lo innesco su ami beack che vanno dal n. 4 al n. 1/0 (e seconda delle dimensioni del bibi e dal tipo di preda che cerco di insidiare).
    I bibi di grosse dimensioni li innesco sempre dalla punta dell'amo, con un ago infilavermi, l'importante è che la curva dell'amo sia larga.
    Per evitare di danneggiarli, li metto nell'acqua di mare per 10 minuti, prima di innescarli.
    Questo sistema li fa rilassare e gli fa tirare fuori la proboscide.
    Infatti, l'ago da innesco lo infilo con il lato appuntito nella proboscide e lo faccio fuoriuscire dall'opercolo posteriore.
    Questo sistema evita di danneggiare il bibi e di fare uscire il prezioso liquido.


    Solo sul mare si è davvero liberi. (Eugene O'Neill)
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    lluigi58
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    00 21/10/2012 19:23
    Re:
    tracina82, 21/10/2012 15:40:

    Per evitare di danneggiarli, li metto nell'acqua di mare per 10 minuti, prima di innescarli.
    Questo sistema li fa rilassare e gli fa tirare fuori la proboscide.
    Infatti, l'ago da innesco lo infilo con il lato appuntito nella proboscide e lo faccio fuoriuscire dall'opercolo posteriore.
    Questo sistema evita di danneggiare il bibi e di fare uscire il prezioso liquido.




    Ottima osservazione, bella quella dei 10 minuti in acqua di mare, non la sapevo, e comunque confermi che è la proboscide ad andare sull'amo, sempre ammesso che tu usi il sistema di farlo poi slittare sulla lenza infilata nel cavo dell'ago.


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    - LUIGI -

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    robyfish
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    00 21/10/2012 20:10
    Ottimo Fabio [SM=g2515410] [SM=g7372]






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    Roberto
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    Demetrio59
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    00 21/10/2012 20:40
    Ottima esposizione. Complimenti Fabio!





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    00 22/10/2012 15:31
    bravo bell'articolo interessante per chi inizia a pescare con questa esca delicata.
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    00 24/10/2012 17:12
    Re: Re:
    lluigi58, 10/21/2012 7:23 PM:




    Ottima osservazione, bella quella dei 10 minuti in acqua di mare, non la sapevo, e comunque confermi che è la proboscide ad andare sull'amo, sempre ammesso che tu usi il sistema di farlo poi slittare sulla lenza infilata nel cavo dell'ago.



    Se lo inneschi con un ago che ha un lato con la punta e un lato con il foro, dovresti inserire la punta dell'ago nella proboscide distesa e poi innescarlo inserendo l'amo sempre dal lato dalla proboscide.
    Cio significa che la parte della proboscide scivolerà prima sull'amo per poi finire sul filo.
    Se vuoi la proboscide sull'amo devi usare un ago da innesco con il doppio foro e appuntare l'amo dall'altro lato.
    L'unico problema che si potrebbe verificare è che ci potrebbe essere qualche difficoltà in più ad inserire nella proboscide un ago senza punta.
    Comunque, a prescindere dal verso dell'innsesco, l'importante è che si riduca al minimo la perdita di liquido durante l'innesco, e per questo motivo è importante fare rilassare il verme per circa 10 minuti prima del suo innesco.


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    lluigi58
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    00 24/10/2012 20:26
    Re: Re: Re:
    tracina82, 24/10/2012 17:12:



    Comunque, a prescindere dal verso dell'innsesco, l'importante è che si riduca al minimo la perdita di liquido durante l'innesco, e per questo motivo è importante fare rilassare il verme per circa 10 minuti prima del suo innesco.




    Esattamente, e qui sta la funzione propedeutica di PAM. In utenti come te, come voi che istruiscono tutti sulle tecniche più opportune.
    Bravo.... bravi [SM=g7372]


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    - LUIGI -

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  • spfab69
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    00 02/02/2014 09:42
    Il bibi è un'esca interessante per questo periodo. Ripropongo l'articolo.
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    mavluc
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    00 02/02/2014 15:16
    E' fatto davvero bene! Bravissimo!!


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    Luciano




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