Re: Re:
tipodaspiaggia, 10/8/2010 7:53 PM:
Premesso che non pesco sulle vostre spiagge e che quelle che batto io sono veramente molto basse e questo implica tutta una serie di valutazioni diverse rispetto a quelel che si potrebbero fare, ad esempio, sul vostro lato tirrenico..
dopo molti anni, io e molti pescatori della zona, siamo giunti alla conclusione che, se si vuole fare un buon Surf, la situazione auspicabile è quella di trovarsi a mare quando sta per iniziare la mareggiata.
il motivo è semplice.
Quando il mare inizia a spingere ed il vento a soffiare, la prima cosa che succede è una definizione dei truogoli e dei canaloni, con una accentuazione delle barre detritiche.
il vento ha un respiro regolare e il fenomeno onda è molto simile a quello che nota, ad esempio, sulla Manica, con onde lunghe e costanti.
quando invece scatta la fase costante, il profilo tecnico del fondale cambia radicamente.
i canali sono azzerati e, per i primi 30..40 anche 50 mt (a seconda dell'energia della spiaggia) si crea un vero e proprio banco di sabbia con l'acqua alta 20..max 30 cm. dove lanciare non ha alcun senso.
Secondo me, non è esattamente come dici ed anche al semplice motivo di cui parli non mi trovo molto d'accordo, infatti motivo che farebbe della montante un buon momento per fare SurfCasting lo attribuirei maggiormente al calo barico che induce nei nostri amici pinnuti frenesia alimentare come dice anche Rito, piuttosto che a una definizione dei truogoli e dei canaloni, con una accentuazione delle barre detritiche come dici tu...Queste definizioni secondo me avvengono dopo.
Ho avuto la fortuna di vivere a poche centinaia di metri dal mare, la possibilità di vedere dal balcone una buona fetta di mare all'orizzonte ed avere giusto di fronte casa anche un canneto che per anni è stato il mio personalissimo indicatore meteo.
Ho visto molte maregggiate e molte di esse le ho osservate sin dai primi accenni.
Ci ho fatto anche diversi tentativi di pesca in montante proprio perchè abitando a due passi, in un attimo potevo prendere le canne e schiaffarmi a mare.
Per anni sono rimasto intrippato da questo mistico momento per il surf, fantastico preludio e preambolo a tutta quella serie di fattori che possono dar luogo ad una delle più belle pescate della vita.
Quello che ho visto è che all'inizio quasi tutte, la maggior parte, sono state caratterizzate, da raffiche di vento improvvise e più o meno brevi, dalla direzione non ben delineata.
Infatto vedevo le canne scosse a momenti, freneticamente da diverse direzioni.
Il cielo se non lo era già, iniziava a coprirsi ed il mare che riuscivo a scorgere dal balcone inziare ad incresparsi.
Quelle volte che non potevo andare a mare prendevo la bici per andare a vedere.
Più saliva il vento e più frangeva le onde increspando il mare che si tingenva di bianco risaltando nell'azzuro più scuro all'arizzonte.
Col procedere della pertubazione e all'aumentare del vento che delineava una direttività più marcata e ben definita in genere da tramontana/maestrale, il moto ondoso saliva.
In questo momento mi era difficile scorgere anche le onde al minuto, il vento spingeva e gonfiava il mare verso il litorale si creavano cosi tante onde, alcune anche + piccole che faceva lievitare il numero di onde al minuto che alcune non sapevo se contarle o no.
Ora dipendendo dall'entità della mareggiata questa fase poteva durare da poche 5/6 a qualche giorno.
Nelle mareggiate più forti è quasi impossibile affrontare il mare per tutta la montante, spesso dopo due tre ore puoi correre a casa, a volte non scendi proprio se è accompagnato da piogge.
Vedendolo si resta anche incantanti per certi versi anche spaventanti dalla percezioni di quanto si è piccoli ed indifesi difronte alla furia devastante della natura.
Il mare prende piede, sale sulla spiaggia e spinge sempre verso dentro, tanto che si deve sempre stare attenti a dove piazzare la propria attrezzatura perchè l'onda "bottana" che ti tira via tutto è sempre imminente, soprattutto quando meno te lo aspetti.
In questo momento, non credo si formi nessuna avvallamento detritico o qualsiasi marcato canalone, il mare man mano che si gonfia spinge verso la spiagga, questa corrente che per quello che sò chiamano primaria è la più potente in questa fase.
Lei spinge e spinge, ma anche in montante non può spingere sempre e soltanto lei, da qualche parte, dove più marcatamente e dove meno, si creano dei deflussi di corrente che tornano indietro che secondo me non sono canaloni perpendicolari ancora, ma flussi di corrente negli strati più bassi in determinati punti del litorale che li favorisce.
Secondo me quando si creano questi deflussi è meglio smettere e tornare a casa, il pesce stazionerà troppo al largo per noi, per di più l'intensità del mare è ormai anche troppo forte anche con piramidi da kg.
Non vi è mai capitato di trovarvi in situazioni che vi siete chiesti: "ma che cavolo ci deve essere in quel frullatore!!!" ...e guardando più a monte pensando: "almeno dovrei arrivare laggiù per prendere qualcosa!!!"
Quando invece l'intensità del vento inzia a decellerare assestandosi a volori ancora molto forti, il mare e con esso il moto ondoso inizia a definirsi più ritmato, prendono forma i cavalloni che si allungano e si ingrossano non più schiacciati e frastagliati dal vento, la risultante delle correnti tende a bilancirsi.
Secondo me è da questo momento che cambia, anzi meglio, inizia a delinearsi il profilo anzichè tecnico meglio morfologico del fondale, direi.
Anche questa fase dipendentemente dal tipo di mareggiata, intensità, situazione barica ecc.. avrà una sua durata e poi sarà seguita da quella che tutti sappiamo essere la scaduta.
Riguardo ai pesci, forse gli unici che ci sono e si sono presi in ogni momento sono i saraghi, di qualsiasi tipo specie e dimensione, probabilmente dovuto alle sue caratteristiche morfologiche nonchè fisiche.
La spigola secondo me preferisce situazioni più rilassate dove non deve lottare con forti correnti e fare inutili corse per inseguire piccoli pescetti che magari poi le sfuggono e che invece può cacciare con degli agguati come è solita fare. Di certo non disdegna molluschi e anellidi che comunque può trovare poche ore dopo oppure mantenendosi più a largo di dove possiamo arrivare noi con le nostre gittate.
Poi è vero che gli esemplari più piccoli si prendono come capità di prendere anche i testoni...ma che ci vogliamo fare fà parte del gioco, il mare è bello anche per la sua imprevedibilità, non saremo mai pesci, non possiamo mai sapere cosa succede la sotto...ci possiamo sforzare quanto vogliamo ma le nostre saranno sempre supposizioni appoggiate magari da un certo campione di casistiche ed/o coincidenze che non saranno mai esatte altrimenti non cappotteremo mai sopratutto quando si verificherebbero quelle condizioni che abbiamo ormai classificato come pescanti.
Quello che possiamo fare è andare a mare, provare e provare sicuramente scegliendo quelle condizioni che statisticamente ci hanno regalato di più in base allo spot.
Ognuno poi sviluppa il proprio senso del mare, affina la pripria intuitività anche grazie alla proprio esperineza sul campo ed ognuno è accompagnato dal proprio fattore "C" che per quanto bravi ci sarà sempre.
Come ha scritto qualcuno si può essere bravi ma il culo centra sempre!