Re:
fumo78, 29/06/2010 22.27:
IO parto dal presupposto che la canna,sottoposta a flessione,deve lavorare x come gli è naturale...una canna da rotz controspina,sottoposta a trazione,tende a ruotare,correggimi se sbaglio...quindi,fermo restando che intervenendo sul montaggio si varia la risposta della canna,io eviterei questa operazione...come del resto non prenderei mai delle canne esageratamente dure...infatti sìa le sm che la ps,non sono canne d'acciaio(anche essendo abbastanza potenti) come ben sai,ma a pesca sono abbastanza gestibili...con un pò di impegno ed allenamento,è che uno quando compra una canna,dovrebbe avere ben chiaro in mente quello che gli serve...o no?
bhè...tino..
me lo hai detto tu....
una canna tende a ruotare solo quando è montata storta...
ovvero sia quando non è montata su uno dei due lati che ne caratterizzano la reattività..
quello che è importante nel montaggio, è che questi due lati camminino paralleli e perfettamente perpendicolari al terreno...
sceglire la spina più morbida (controspina) o quella più rigida (spina) differenza esclusivamente un aspetto...
ovvero come la canna si comporta nel lancio e come regisce nei recuperi...
prendi le tue canne (una a caso o prendile tutte) e fai una prova flessione...quasi certamente sono montate all'interno della curvatura...(in pratica gli anelli si impostano all'interno e non all'esterno)
in pesca ti si sono mai girate?
Ammesso che siano montate perfettamente in linea...penso proprio di no...eppure l'anellatura è disposta su quella linea che comunemente tutti chiamiamo controspina....
vedi tino...ho approfoindito questo aspetto confrontando le mie idee con quelle di persone che il problema lo hanno studiato prima e molto più approfonditamente di me..e sono giunti a conclusioni molto vicine alla realtà dei fatti...
da tutto ciò la conclusione che ho tratto è la seguente..
il discorso spina/controspina...valeva massimamente molto tempo fa...quando i bendaggi erano effettuati in linea e le fibre usate non erano quelle di adesso...
oggi...tra bendaggi incrociati e variazione di materiali sui vari segmenti di fusto si vengono a creare diverse zone
caratterizzate da rigidità diverse e più o meno equilibrate...
la controprova di quanto dico sta nel fatto che il problema del montaggio in spina...per decenni è stato il cruccio dei trainisti..
quando si usavano i fusti in VRT il trainista che sceglieva un fusto controllava che gli anelli si disponessero all'esterno della curva..in maniera perfetta (che è la zona più rigida)..
se ciò non accadeva....metteva da parte il fusto..
faceva ciò perchè sapeva che un fusto montato controspina si sarebbe flesso e non avrebbe reagito...(e magari gli si sarebbe girato poichè la differenza tra spina e contro era abissale)
oggi, in campi come la traina, si stanno studiando i montaggi acidi (libera traduzione di acid wrap) che prevedono il montaggio degli anelli in spirale e non in linea, seguendo la direzione e l'inclinazione che il produttore ha dato al bendaggio iniziale..
perchè si è scoperto che questo è l'unico e vero modo di far lavorare l'attrezzo in maniera naturale azzerando del tutto le torsioni...
del resto....
se ti passi il tempo con una cima....scopri che la curvatura si sposta in base a dove carichi la flessione...
mi spiego meglio...
poggi l'elemento per terra la inclini e lo fletti prmendo sulla cima...
l'attrezzo si gira e si ferma. su un punto..
a questo punto, abbassi il fulcro della pressione..(lo porti a 20 cm dalla cima per esempio)...noterai che il punto in cui si ferma la torsione non è lo stesso rispetto a quello che avevi trovato inizialmente ma arriva leggermente prima..
riprovi abbassando ulteriormente il fulcro...
altro avvitamento e altro punto...sempre leggermente anticipato..
che significa questo?
che un fusto ha tante spine...e che se dovremmo montarlo seguendone il comportamento naturale dovremmo farlo seguendo questa specie di chiocciola che si traccia spostando il fulcro della torsione...
sicocme nel nostro caso non possiamo farlo per ovvi motivi...
allora ci concentriamo sulle due linee principali...
e tra le due scegliamo quella ci garantisce un comportamento in pesca maggiormente equilibrato....
PS: Ti ricordi quando l'anno scorso provavamo a impostare la spaziatura per la tecnofish e ogni volta ci trovavamo a dover montare un anello in più perchè il filo scendeva sotto conna?
la cosa mi lasciò molto perplesso....e da qui ho iniziato a documentarmi per mettermi in grado di affrontare un montaggio con una certa cognizione di causa...
è passato un anno....e adesso ho le idee molto meno confuse rispetto a prima...
soprattutto riesco ad interagire molto meglio con il comportamento del fusto e approntare un montaggio che lo renda perfettamente utilizzabile...
ultimamente ho "salvato" due nexawe della shimano...
migliorandone il quick recovery tip (la capacità delle fibre di riacquisire la posizione rilassata con precisione e senza sbacchettamenti) che prima era inesistente...il comportamento in pesca (prima tendevano all'azzeramento totale anche ocn grammature infime)..
per me il succo del rod building è questo qui....
colori, lustrini e paillettes...non servono se poi il fusto si comporta male o in maniera imprevedibile o ingestibile...