Localita': Messina Tirrenica
Orario: 20.00-1.00
Condizioni meteo: Scaduta di maestrale
Montatura Utilizzata: long arm con ami 4 e 8, terminali fissi e scorrevoli
Canne varie: miura e coguaro
Mulinelli vari: ultegra 10000
Esca: Bibi e corallino
Prede: Mormore, saraghi e orata
In azione: mavluc, sargus69 e aiula97
Tutto era pronto già da un pò, in serata dava scaduta, potevamo cucinare in notturna all'aperto.
Visto il mare avevamo idea di preparare prima saraghi e poi mormore, ma col bibi a disposizione poteva uscire dalla cucina anche qualche bella orata. Un pescatore della zona appena montate le canne esclamava: orate? Ccà non è posto di orate ma di spinnuli!! Ma la spigola non rientrava nel nostro menu di stanotte!
Piombi in acqua e dopo 10 minuti si materializza sese; il prof vuole seguire i progressi dei suoi chef, vuole vedere cosa prepariamo per cena. Ed è un prof severo alla Cracco ma basta parlargli di ripartite e di ziplex e si scioglie come un gelato al sole. Subito sargus l'accontenta: sarago all'acqua di mare, monoporzione da ristorante stellato ma già discreto come inizio.
Dopo 10 minuti anch'io decido di preparare un sarago ma il mio purtroppo l'ho cotto troppo ed esce un tantino più ristretto.
Intanto anche la canna col bibi inizia a muoversi: vedo sargus scendere verso le onde che si affievoliscono sempre di più e tira dal fondo del forno un'orata al sale marino di tre etti, profumatissima, cercata anche se inaspettata e che mette tutti in grande fermento.
E aiula? Non riesce ancora a togliersi da dosso quel cappottone con me preoccupato: suderà tutta la serata così davanti ai fornelli! Ma lui con aria spavalda: non ti preoccupare!!
Mentre io provo a districare un'insalata di mare che si era raccolta nello shock leader rompo il monofilo proprio all'altezza del nodo, devo lasciare che sia sargus ad intrattanere i commensali e lui li accontenta con un bel tris di pizzuti. Belli anche se piccoli, ma questa è nouvelle cuisine, le porzioni quasi si coprono con un francobollo . . .
Verso mezzanotte arrivano le donne mormorine, si fanno aspettare, ma arrivano: la figlia attratta da sargus, la mamma si avvicina a me. Niente di eccezionale ma la loro presenza di notte è sempre ben gradita. Sono subito seguite da due bei reali, uno per entrambi: si sa come ragionano le donne . . .
E aiula ancora è fermo anzi ritirando la canna si accorge che manca l'amo. Mentre io e sargus iniziamo a smontare lui cambia l'amo per l'ultimo piatto: il dolce. E finalmente arriva la ciliegina sulla torta: la mormora più grande è la sua per la felicità di tutti.