Aree marine protette

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00venerdì 7 maggio 2010 17:40
Isola di Ustica
INFORMAZIONI

Estensione in ha: 15.951
Identificata come area marina di reperimento dalla L. n. 979 del 1982;
Istituita con D.I. del 12.11.1986 (G.U. n. 71 del 26.03.1987);
Regolamento D.M. del 30.08.1990 (G.U. n. 219 del 19.09.1990).
Dati Ente Gestore: sono in corso le procedure di affidamento della gestione
Comuni interessati: Ustica
Indirizzo: Via Petriera 90010 PA
Tel: 091.8449045
Fax: 091.8449194
Capitaneria di Porto competente per area: Capitaneria di Porto di Palermo
Indirizzo: Via Crispi 153, 90139 Palermo
Tel: 091.6043111
Fax: 091.325519

MODALITA’ DI FRUIZIONE

L'area marina protetta Isola di Ustica, come riportato nella cartografia allegata al decreto istitutivo, interessa l'area marina compresa tra la linea reale di costa dell'isola di Ustica e la parallela tracciata alla linea stessa, alla distanza di tre miglia marine.

Dimensioni dell'Area Marina Protetta

Zona A:
Superficie in ettari: 60
Linea di costa in metri: 1.718


Zona B:
Superficie in ettari: 7.860
Linea di costa in metri: 5.684


Zona C:
Superficie in ettari: 8.031
Linea di costa in metri: 7.050


PERIMETRO DELLA ZONA A
La zona A di riserva integrale si estende dal primo promontorio subito a Nord della Punta dello Spalmatore e comprende un tratto di mare più o meno parallelo alla costa ad una distanza media di circa 350 metri e delimitato a nord dal promontorio di Punta Megna per una superficie di 60 ettari ed una profondità massima coincidente, all'incirca, con la batimetrica di m 28/30.

PERIMETRO DELLA ZONA B
La zona B dell'area protetta comprende il settore nord della riserva marina racchiuso tra il rilevamento per 240° uscente dalla Punta Cavazzi fino ad incontrare la parallela alla linea di costa tracciata alla distanza di tre miglia marine ed il rilevamento per 60° uscente da punta Omo Morto fino ad incontrare la sopra menzionata parallela

PERIMETRO DELLA ZONA C
La zona C dell'area protetta comprende il settore sud della riserva marina racchiuso tra il rilevamento per 240° uscente dalla Punta Cavazzi fino ad incontrare la parallela alla linea di costa tracciata alla distanza di tre miglia marine ed il rilevamento per 60° uscente da punta Omo Morto fino ad incontrare la sopra menzionata parallela.

FLORA E FAUNA MARINA

La Posidonia oceanica è indubbiamente la pianta marina “regina” dell’infralitorale della riserva marina dell’Isola di Ustica; le praterie di questa importante fanerogama si sviluppano intorno ai 10 metri circondando l’isola intera e alternandosi nelle aree di substato roccioso al popolamento di alghe fotofile (vivono a profondità relativamente basse, dove la luce solare è presente in quantità per lo svolgimento della fotosintesi), tra di esse tra i 5 e i 15 metri di profondità spiccano le alghe del genere Cystoseira
A partire dai 25-30 metri di profondità si sviluppa il coralligeno, biocenosi dei fondi duri dominata dal popolamento animale di gorgonie come l’Eunicella cavolinii, l’Eunicella singularis, l’Eunicella verrucosa e la Paramuricea clavata. Tra i coralli spicca la presenza del prezioso e protetto Corallium rubrum. Per quanto riguarda le spugne, il coralligeno di detrito presenta una spongiofauna molto differenziata, con specie esclusive di questo ambiente tra cui ricordiamo la Dendroxea pseudodidiscoides, raramente rinvenuta ad elevate profondità.
Un altro ambiente di notevole rilievo naturalistico dei fondali dell’isola è quello delle grotte sommerse e semisommerse; qui le scarse condizioni di luce favoriscono la presenza di alghe sciafile (poco amanti della luce) e di animali come spugne e briozoi, tutti organismi che non necessitano di intensa illuminazione per svolgere le loro funzioni vitali
Nelle grotte semisommerse, il popolamento mostra in genere una caratteristica zonazione: all’imboccatura sono presenti forme incrostanti a crescita laminare (Spirastrella cunctatrix) forme endolitiche (Cliona vastifica), incrostanti (Dendroxea adumbrata) e massive (Chondrosia reniformis, Petrosia ficiformis e Agelas oroides); nella porzione centrale delle cavità si sviluppano piccoli cuscinetti massivi e sottili incrostazioni con una tipica distribuzione a macchie, infine nella zona più interna, sono molto frequenti le specie "troglobie" Petrobiona massiliana e Merlia normani.
Nelle grotte sommerse, il popolamento mostra una netta diminuzione del numero di specie all'aumentare della distanza dall’imboccatura, andamento che rispecchia in modo lineare la diminuzione della luminosità e dell'idrodinamismo, fattori che più influenzano la distribuzione degli organismi in questo tipo di ambienti.
Anche nella porzione più interna delle grotte sommerse è da segnalare la costante presenza delle specie "troglobie" Petrobiona massiliana e Merlia normani
Grazie ai divieti di pesca, le specie ittiche si sono moltiplicate dando origine ad una ricca popolazione di saraghi, cefali, orate, spigole, scorfani e splendidi esemplari di cernie e ricciole.
Nelle acque della riserva è inoltre possibile incontrare specie più rare come i pesci luna e le tartarughe.

ARCHEOLOGIA MARINA

E' presente a Punta Gavazzi un itinerario archeologico subacqueo dove a una profondità compresa tra i 12 e i 18 metri e' possibile ammirare antichi relitti

PORTI TURISTICI
Cala Santa Maria è il porto naturale dell'Isola di Ustica, protetto da un molo artificiale di 110 metri banchinato all'interno.
Coordinate geografiche: 38°42',49 N - 13°11',89 E
Posti barca: 12
Profondità in banchina: 2-3 metri
Tipologia di fondale: roccioso, sabbioso
Ormeggio: con corpo morto; con ancora propria.
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