Localita': Messina Tirrenica
Orario: 06:00 - 13:00
Condizioni meteo: Bava di vento
Montatura Utilizzata: long arm fisso e scorrevole
Canna: Italcanna Black Fury e Daiwa Aqualite
Mulinello: shimano aero gt
Esca: bibi, americano
Preda: Orata 1.8kg/49cm
Finite le ferie e già tornato in Liguria, mi ritrovo a scrivervi della mia ultima avventura in terra sicula.
Ferie partite il primo agosto, obiettivo: godersi famiglia, sole e mare, ma con "l'attrezzatura" sempre pronta all'azione. I giorni volano tra bagni e tintarelle, partite a beach volley, tornei di ping pong, sagre del castrato mancate, mangiate di granite, arancini, focacce e "arrustuti i canni", ma in mente una costante: organizzare una serie di pescate come si deve per il finale vacanziero.
Passo dal mio negozio preferito a c.d'orlando per acquistare i soliti accessori, l'esca è quella delle grandi occasioni, le condizioni meteo favorevoli e io bello carico per il ritorno in pesca dopo quasi 3 mesi.
Nonostante gli ottimi presupposti l'energia positiva cala in me giorno dopo giorno, causa cappotti consecutivi e condizioni del mare in graduale peggioramento.
Arriva così l'ultimo giorno di ferie.
Esca decimata e non più freschissima, vento da NW in attenuazione e solo la mattinata da sfruttare.
Decido di partire da solo, contrariamente alle uscite precedenti, e di dedicarmi l'ultima uscita estiva senza limiti di tempo ma con la ferma intenzione di regalarmi qualche bella emozione.
Arrivo sul posto poco prima dell'alba e monto subito 2 canne con long arm scorrevole e fisso, bibi e americano, diametri 0.28 e 0.25 e ami n°1. Monto anche una canna per sondare il fondale con un pò di trainetta e finali leggerissimi. Passano le ore, nemmeno una toccata sulle canne fisse, solo una tracina in maniera casuale a traina.
Prosegue inesorabile come l'ennesima giornata di cappotto.
Decido di giocarmi tutte le carte a disposizione. Cambio finali rischiando con fluo dello 0.22 e ami n°6 a gambo lungo e n°2 beck, forzo i lanci e innesco mix di esche fuori dalla mia logica.
Nell'ora successiva solo lievi tocche ed esche morsicchiate in maniera svogliata.
Mentre diventa reale la consapevolezza di averle provate tutte ma con scarsi risultati, il caldo comincia a farsi sentire e decido di rilassarmi facendo un bagno e scattando qualche foto. La frenesia delle ore precedenti mi aveva quasi reso invisibile la meraviglia che mi stava attorno. Volevo assolutamente godermi quel momento sapendo che non si sarebbe ripetuto per un bel pò di tempo, e riempire i polmoni e gli occhi di quel mare mi stava ripagando di tutti gli sforzi...anche se sinceramente un bel pescione non mi sarebbe certo dispiaciuto.
Appena il tempo di formulare questo pensiero che la BlackF comincia a "suonare le campane" e a dondolare incessantemente. Inizio a ritirare in maniera lucida e decisa, chiudendo gradualmente la frizione per evitare di concedere troppo filo, visto che in bobina ne erano rimasti una 50ina. Le testate sono possenti ma controllabili. Lentamente si avvicina, ma non accenna a fughe laterali e questo mi incuriosisce. A pochi metri dalla riva però riesco a riconoscerla, il suo dorato risplende e la testa sembra enorme. Nemmeno il tempo di scorgerla che sparisce cercando di prendere il largo con un'energia ritrovata, sono costretto a seguirla e assecondarla perchè il finale dello 0.22 non mi consente troppe chance. Cambi repentini di direzione e testate estreme stressano il mio finale, ma alla fine con un pò di buona sorte riesco a spiaggiarla. E' splendida, luccica al sole e sbatte la coda rumorosamente, è l'orata che aspettavo!
Di li a poco altre due belle sorprese completano la giornata e la splendida parentesi estiva siciliana.
Alla prossima!
Osservazioni:
- Tutte e tre le orate recuperate con l'amo in pancia
- Nello stomaco dell' orata più grossa: ricci, granchi e ... stella marina
- Gorilla 0.22 fluorocarbon si dimostra essere una valida alternativa economica a fili più importanti.