Pesca con la canna fissa

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COSIMO82
00sabato 19 settembre 2009 13:22
E' sicuramente una delle tecniche più usate e divertenti della pesca in mare. Presenta innumerevoli variazioni e specializzazioni per determinate prede o luoghi di pesca. Viene praticata principalmente nei porti e dalle scogliere, ma con alcune accortezze anche dalla spiaggia, si basa sulla cattura di prede che si alimentano sia a mezz'acqua che sul fondo.
Tale tecnica richiede notevoli capacità che solo un buon allenamento potrà farci acquisire , i terminali dovranno essere realizzati in maniera maniacale, evitando errori, la nostra attrezzatura dovrà essere sempre in perfetto ordine
cosi da garantirci ottime possibilità di cattura.

La pesca con la canna da punta ci regala moltissime emozioni, con catture più o meno impegnative, ognuna diversa dall’altra.
Prede: Le prede insidiabili con queste tecniche sono: Muggine (Cefalo), Occhiata, Boga, Salpa, Sarago, Donzella, Tordo. Meno comuni: Aguglia, Orata, Spigola e altre specie di fondo ma con un po di fortuna e tecnica si possono insidiare tranquillamente.

come detto sopra la catture di spigole non è deltutto rara questa spigola l'ho catturata in zona portuale con una canna fissa da 7mt


Le esche:
Le esche utilizzabili sono svariate, non esiste un esca reggina che ci garantirà la preda da record, tutto dipenderà dalla nostra conoscenza ad impiegare l’esca corretta alle condizioni meteomarine.
Alcune esce sono: anellidi, bigattino, vari tipi di pasta (al formaggio, alle sarde, ecc.), sarde e gambero, da non sottovalutare il pane e l’alalunga, queste due sono le più catturanti in questa tecnica grazie anche all'impiego di pasture adeguate [SM=g27988]

Pastura:
Per questa tecnica è un elemento fondamentale, ci permette di portare a sotto il nostro galleggiante le prede, e di farle restare per tutta la durata della battuta di pesca.
Sono diverse le pasture che vengono utilizzate, anche in relazione alla specie insidiata e alle esche usate, di base si usa la sarda macinata fine con aggiunta di sfarinati vari, si possono potenziare le pasture con degli aromi es. l’olio di fegato di merluzzo, vaniglia, coriandolo ecc. Per chi non vul perdere tempo nella loro preparazione si possono anche impiegare sfarinati già pronti da aggiungere alla sarda, o addirittura pasture già pronte, queste sono valide ma io preferisco farle in casa in maniera da poterle gestire a modo mio.

Una pastura polivalente può essere:
3kg di sarda macinata fine (che sarà la base della nostra pastura)
300gr di polenta precotta
200gr di purè in polvere
300gr di biscotti secchi alla vanigia macinati finemente
Una bustina di vaniglia per dolci
150gr farina di mais

Preparazione
Una volta preparati gli sfarinati unirli tra loro; Procurarsi un secchio abbastanza capiente un trapano e una frusta per la vernice facilmente reperibile in ferramenta,
Versare la sarda macinata nel secchio, aggiungere gli sfarinati gradualmente e impastare il tutto, evitate di fare una pastura molto dura, la pastura deve essere non troppo compatta deve esplodere al contatto con l’acqua creando una nuvola di richiamo. se vogliamo rendere la pastura un po più consistente aggiungiamo un pò più di polenta mischiata a pangrattato. ricordo che la polenta esercita nel composto un azione disgregante.

io per la preparazione delle mie pasture uso un piccolo accorgimento, per amalgamare il tutto uso il trapano e una frusta che si usa per impastare il cemento (€7), questa frusta mi permette di amalgamare in maniera omogenea la pastura così da evitare grumi che darebbero fastidio in fare di pesca,



Attrezzatura:

Canne, monofili, ami, galleggianti e piombi saranno da scegliere in relazione alla tecnica usata.
Sarà buona norma avere un buon assortimento per darci la possibilità di poter affrontare ogni condizione che ci si presenta.
Attrezzatura standard
Canna: materiale carbonio nelle misure da 5 a 7 metri, a seconda della profondità dell'acqua dove si pesca, con azione rigorosamente di punta
Galleggianti:
questo verrà scelto in base allo stato del mare, optando per modelli di sezione maggiore e corpo più tozzo in caso di mare mosso, oppure uno con forma più longilinea in caso di acque calme. La grammatura da utilizzare viene scelta in base alla profondità di pesca e all'esca utilizzata e oscilla da 0,75 ai 2 grammi
allego il link dove potete vedere alcuni tipi di gallegginate
Piombi:
torpille e piombini spaccati sono indispensabili per questa tecnica.

Monofilo:
anche questo viene scelto in base allo stato del mare deve essere rigorosamente di qualità . Per il trave opteremo per uno 0.12 max 0.14, i finali andranno dallo 0.08 allo 0.10 per prede come le boghe si userà una piccola variante, la treccia finale o il doppino del filo.

Ami:
dal n. 20 al n. 14, in base all'esca con cui verranno innescati, dovranno essere a filo fine.

Accessori:
IL GUADINO:
Questo accessorio e indispensabile, in quanto la tecnica ci impone la pesca con terminali sottili, meglio scegliere i modelli lunghi sia telescopici che ad innesto. L’imboccatura deve essere ampia e rigida, e cosa importantissima deve essere leggero, in quanto l’azione di recupero viene fatta con una mano sola.


LA CINTURA:

La cintura ci permette di tenere tutto a portata di mano, in commercio si trovano moltissimi articoli, io consiglio una comunissima cintura da sub porta piombi, molto più economica e duratura


a qusta vanno abinat:
IL CESTELLO PORTA PASTURA:
Ci permette di avere sempre a portata di mano la pastura


IL CESTELLO PORTA PESCI DA CINTURA:
il cestello ci permette di non perdere tempo e di non spostarci continuamente dalla postazione recando disturbo ai pesci,

IL PORTA ESCA:
E’ realizzato in varie forme e dimensioni, con più o meno scomparti, si preferisce avere quello con almeno due scomparti, in maniera da avere due esce diverse.


GLI STIVALI:

gli stivali variano dal tipo di pesca che si vuole fare, sono obbligatori dalla spiaggia i waders, in quanto ci permettono di entrare in acqua e pescare tranquillamente, e esistono di due tipi, quelli in gomma e quelli in neoprene, i primi sono molto economici e i più usati, ma nel periodo invernale creano un effetto frigorifero e quindi qualche disagio, i secondi sono molto confortevoli e non danno alcun disagio.


ora aggiungo qualche cattura fatta con questa tecnica [SM=g27988]






appena possibile inserirò anche i terminali e i relativi componenti [SM=g27988]



ture2671
00lunedì 26 ottobre 2009 23:41
ciao cosimo, io la penso come te... e una tecnica appasionante e regala molte sorprese... e ti fa trascorrere un paio di ore di completo relax, tu la tua canna ed il mare!!!!

in più io lo vista praticare durante la scaduta dello scirocco(appena finisce il vento) in zona S.Agata, con canne di 8-9 metri e acqua alla coscia... e non ti dico Saraghi (con la S maiuscola) che spiaggiano.... il più piccolo che avevano nel secchio era di 400 gr... esca gambero e pasturano con resti di gambero, cozze, e non ho capito cosa altro... forse anche sangue... boh???

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