L'importanza della pasturazione

La pasturazione è fondamentale per la pesca con il galleggiante, ne rende possibile la cattura di pesci anche di taglia, permette di portare i pesci vicino al nostro galleggiante e rendere cosi molto più efficaci le nostre esche.
le pasture possono essere composte solo da sfarinati o possono essere integrate con della sarda macinata, facilmente reperibile in secchielli da 5kg.
La pastura va preparata in maniera meticolosa,per acque calme deve avere una consistenza non troppo alta, ci deve dare la possibilità di essere lanciata e deve letteralmente "esplodere" a contatto con l'acqua in modo da lasciare una nube che si diffonde per diversi metri, invece se stiamo pescando con moto ondoso o con mare in scaduta avanzata la pastura deve riuscire a raggiungere il fondo dove deve sciogliersi pian piano per attirare le nostre prede

esempi di pastura:

in commerci esistono sfarinati già pronti, molto validi in confezioni da 1kg che possono essere usati mediante l'aggiunta di acqua, o diventare integratori per la sarda macinata.

io personalmente gli sfarinati li faccio da me con delle piccole ricette, molto valide ed economiche

-biscotti secchi in confezioni da 1Kg (reperibili nei supermercati) per il nostro scopo ne bastano 500g
-polenta precotta (serve come disgregante) uno scatolo
-Purè in polvere (serve come collante) uno scatolo composto da 4 buste da 75g
-Coriandolo (è una spezia come il pepe nero, la si può comprare nelle drogherie, a messina la tratta elnegrito) in alternativa si può usare dell'aglio in polvere. ne bastano 30g è un essenza molto forte.
-Fette biscottate integrali, ne servono 300g
il tutto va macinato e setacciato, e va integrato alla sarda macinata in piccole dosi aspettando qualche minuto volta per volta che la lo sfarinato assorba i liquidi.

modo d'uso:
la pastura va ben dosata nella pesca, io personalmente comincio così, appena arrivo sullo spot lancio 1/2 palle di pastura a una decina di metri da me, le palle di pastura devono essere grandi quanto un mandarino, fatto ciò preparo l'attrezzatura, lancio il galleggiante e sul galleggiante lancio nuovamente una palla di pastura grande quanto una noce, e comincio a pescare, se noto durante la sessione di pesca un calo delle abboccate ripeto l'operazione lanciando un altra pallina di pastura sul galleggiante, COSA MOLTO IMPORTANTE è CHE LA PASTURAZIONE DEVE ESSERE FATTA NON ALTRE IL GALLEGGIANTE! causa l'allontanamento dei pesci dalle nostre esche! non eccedete con la pasturazione non serve a nulla, non dovete dare da mangiare ai pesci ma li dovete solo attrarre sulle esche

SE VOLETE POTETE INSERIRE LE VOSTRE RICETTE DI PASTURE E PASTELLE VARIE QUI

Io uso questa ricetta:

-Brioche dure da ammorbidire con acqua.
-Pecorino grattuggiato.
-E pan grattato per indurire il tutto.

ottima ricetta cosimo!! devo provare :D

per fare la pastura prendo in considerazione tanti fattori quali stagione spot pesci presenti obbiettivi meteo e corrente.
La base x la maggior parte delle pasture composta da farina o pangrattato, dipende dalle contizioni del mare, la farina per il mare forza olio o interno porto, pangrattato per tutte le rimanendi situazioni. Dalla scorsa primavera ho iniziato molto a pescare all interno dei porti tra i pescherecci dapprima pasturando con tocchetti di sarde....era diventato una specie di light drifthing usavamo 5kg di sarde al giorno tra pastura e escha.... poi pian piano sono arrivato ad un ottima pastura che mi ha doto molte soddisfazioni. Vi scrivo come la preparo:
500g di farina
500g di pangrattato
250g di farina di riso
1000g di sarde
500g di sale fino
1 bicchiere di olio
2 bustine di zafferano
Ingrediente segreto
Attrezzi necessari: secchio, frullatore, mixer (sbattiuova elettrico)
Preparazione: Prendo un secchio abbastanza grande e ci butto dentro la farina ,il pangrattano, la farina di riso, lo zafferano e il sale e mischio bene con il mixer.. Dopo di chè omogenizzo le sarde con l'aggiunta di un pò di olio per non farlo troppo compatto. Dopo aver frullato le sarde le vado ad aggiuntere poco alla volta dentro il secchio e nel fratempo vado mischiando tutto. Quando ritengo che il composto è abbastanza omogeneo butto l'ingrediente segreto.............vabbè dai lo dico ..liquore di fichi d'india... e continuo a mischiare.
La conservo anche per mesi in un contenitore stagno e va sempre bene, ogni tanto gli do una mischiata con il mixer. Usando questa come pastura e la sarda come esca ho preso lecce stelle, occhiate, spigole maculate e cefaloni durante tutta la stagione estiva all'interno dei porti. Sconsiglio di usarla in zone esterne ai porti.... fa scappare tutte le forme di vita presenti nel raggio di 500 metri.
Pescando con i bigattini come pastura usa solo bigattini non aggiungo altro, al massimo li incollo quando c'è troppa corrente o pesco in acque profonde.
Spero di essere stato esaustivo e chiaro.....

ottimo
una domanda ma per RISO cosa intendi, il riso normale?
questo ti serve come disgregante vero?

COSIMO82, 07/02/2012 18.18:

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ottimo
una domanda ma per RISO cosa intendi, il riso normale?
questo ti serve come disgregante vero?

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farina di riso normale serve sia come disgregante che per ambiare il raggio d'azione della pastura ma anche per arricchire di odori la pastura; secondo una mia teoria per pescare dentro i porti serve una pastura mista, cioè tanti odori insieme. Non dico che è una verità assoluta ma funziona; questa estate al mio arrivo scappavano tutti perchè non riuscivano più a tirare una fico secco mentre io avevo abboccate una dietro l'altra....parlo ti 25-30 tra lecce stella, occhiate e spigole maculate in 3-4 ore di pesca (quasi tutte di taglia, le più piccole ritornavano a nuotare).

salvosicily, 07/02/2012 20.38:

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farina di riso normale serve sia come disgregante che per ambiare il raggio d'azione della pastura ma anche per arricchire di odori la pastura; secondo una mia teoria per pescare dentro i porti serve una pastura mista, cioè tanti odori insieme. Non dico che è una verità assoluta ma funziona; questa estate al mio arrivo scappavano tutti perchè non riuscivano più a tirare una fico secco mentre io avevo abboccate una dietro l'altra....parlo ti 25-30 tra lecce stella, occhiate e spigole maculate in 3-4 ore di pesca (quasi tutte di taglia, le più piccole ritornavano a nuotare).

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interessante, mi mancava come ingrediente la farina di riso

Ciao..a tutti
post interessante,ma queste pasture sono indicate per le sole acque portuali o anche le acque ''aperte''..
In zone + aperte con le correnti sicuramente + forti la pastura dovrà essere + compatta?

Con la pastura che ho descritto sopra ho avuto risultati solo in acque portuali; per pescare in acque libere o uso il bigattino (sia come pastura che come esca) o altre pasture meno forti, con pochi e precisi odori: La pastura per quando pesco in acque libere spesso è volentiri la preparo con pangrattato e tonno sottolio, poi aggiungo un pò di quella che poi sarà l'esca: pezzetti di sarda se uso la sarda come esca, pezzetti di ganbero (oppure gli scarti) se userò il gambero come esca.

Una domanda: ma come e dove pescate con la bolognese a Messina?

Io di solito quelle poche volte che ci pesco,vado sotto casa mia,cioè a mili..Mi passo il tempo con quello che trovo,cefalotti,ope,salpe,aguglie,leccie stella e anche se rare delle occhiate,e mi è capitato anche di prendere viriole..
Come pasture di solito compro quella della tubertini,per cefali,poi la miscelo con della farina,pane duro e l'olio delle sarde sotto sale..
Aggiungo anche della sabbia come disgragante..

Se compri quelle già pronte non è necessario aggiungere altro, sono complete e poi per i pesci che insidi non è che ci vuole tutta questa pastura: sono specie che si trovano quasi ovunque e in gran quantità a messina. Se ho capito bene come peschi tu, non hai bisogno nenchè della pastura basta che peschi sempre nello stesso punto e nei primi lanci abbondi un pò con l'esca: i pesci entreranno in frenesia facilmente e attireranno altri esci. Io, a parte le lecce stella, quelle specie lì cerco di evitarle il più perché disturbano solo.

Da me non sempre è così..alle volte i pesci stentano ad entrare in frenesia anche con la pastura,almeno quest'anno mi è successo.
Pescavo con lo 0,12,0,10 e amo del 22 e del 20.Non sempre li trovo nell'immediato sottocosta ma un pò più lontani del solito,e dato che soffia quasi perennemente vento di tramontana o grecale e non piano devo appesantire il sistema pescante,e non sempre riesco a fare distanza.
Quindi mi vedo spesso costretto ad utilizzare la pastura per farli avvicinare..

descrivimi un pò l attrezzatura e come imposti la pescata...canna filo in bobina galleggiante ecc....

Io per fare la pastura uso
mollica
parmigiano grattato o pecorino
olio di sarda
latte
farina qb per renderla compatta
poi ne faccio un'altro po senza farina cosi si sbriciola e pasturo meglio

CHE DIRE.... COTTO E MANGIATO..

Come attrezzatura,diciamo che mi sono arrangiato.Uso una vecchia bolognese della olympus da 5 mt accoppiata ad un abu cardinal ag1f,in bobina monto asso tetramax del 18..galleggiante e montatura ovviamente dipendono dal mare..

allora la canne è buona anche per usare i galleggianti all'inglese quindi ti consiglio di escare con i galleggianti a penna sia quelli zavorrati (straight loaded) o quelli non zavorrati (stick float). Non so a che profondità peschi quindi ti consiglio di portarli con te entrambi, di grammature sia +1 (per pescate vicino alla costa con esche leggere) che +2 (per pescare più lontano e con esche più voluminose). Ti consiglio di usare questi perchè ti facilitano nel lancio. Comunque ora il discorso è cambiato stiamo parlando di tecnica di pesca e non più di pasture quindi penso sia meglio cambiare sezione e iniziare a un altro post parlando un pò di pesca bolognese/inglese....

Ci pesco spesso con quelli a penna ma solo zavorrati,l'unica pecca è l'anellino di fissaggio alla madre che dopo poche uscite ti resta in mano a causa dell'ossido.Comunque hai ragione forse stiamo andando troppo OT..

Come colleghi il galleggiante alla lenza madre?

Per il galleggiante a penna,lo faccio scorrere nel filo della bobina e regolo la profondità di azione tramite un nodo uni fatto sul filo della bobina.In poche parole utilizzo questo schema:
Filo bobina+nodo uni+perlina+galleggiante+perlina+girellina piccolissima+finale.

La "canigghia" non la usa nessuno eh?